Contrada La Croce
La Contrada La Croce con i suoi colori rosso-neri, occupa tutto il territorio dell’omonima frazione di Buti, la sua Sede è posta in via Martiri della Libertà, n°69.
Ubicazione
Venendo da Cascine per Buti, all’altezza dell’atelier di falegnameria Bacci Scale c’è il cartello di inizio del territorio de La Croce ed arriva fino alla “curva del Tricco”, poco dopo il Camposanto.
Ai lati di questa strada rettilinea (via Martiri della Libertà, via Gramsci) si snodano molte viuzze, e tra queste, via Vecchia delle Vigne che porta a Cascine, mentre una sua diramazione porta alla bella Villa di Badia, costruita nella seconda metà del 1800 sulle ceneri dell’antica Abbazia di S.Stefano in Cintoia. Adiacente alla villa, nella chiesetta a forma circolare, si può ammirare la famosa statua marmorea del Gesù Risorto dell’artista DUPRE’.
Il Paesaggio
Le strade sono costeggiate da giardinetti e tante abitazioni stile anni ’70, villette a schiera e vecchie case coloniche ristrutturate. Questa espansione edilizia ha quasi cancellato i numerosi campi coltivati a vigneti, frutteti, ortaggi frutto del forte boom economico degli anni ’60 in cui iniziarono a sorgere come funghi numerose fabbriche che davano lavoro e benessere a molte famiglie della zona. Vedi i maglifici di Unisio Tognarini, dello Spigai Alfredo, di Vanna Pratali; il liquorificio del Bertocchini; ceste e corbelli del Bozzi; la cartiera del Sala; le falegnamerie e tante altre attività a conduzione familiare...che oggi ormai non ci sono più!!
Aspetto Socio Culturale
Nonostante la sua forte espansione il centro della Contrada resta nella parte vecchia dove c’è il Circolo ricreativo “Le Vigne” costruito alla fine degli anni ’50 da volontari della zona. Fino agli anni 2000 è stata la sede storica della Contrada...l’ha vista nascere, crescere e consolidarsi. È stato il centro di aggregazione sociale e culturale più importante della zona.
C’è poi la Chiesa costruita negli anni ’60 per volontà del parroco Don Agostino Filippi che seppe coinvolgere molti abitanti nella sua costruzione.
C’è poi il “Merendero” di Vanda Marchi famoso per la sua Schiacciata, per il suo forno, tavola calda, rosticceria, bar e pasticceria.
C’è un’ unica piazza XXV Aprile troppo esigua per il nuovo contesto edilizio, sviluppatosi senza un sano piano regolatore.
Su questa piazza si affacciano le prime “case popolari”, palazzi a più piani costruiti alla fine degli anni ’50, i quali ricordano il primo forte incremento demografico della zona.
Nel 1951 gli abitanti de La Croce erano 28
nel 1961 salirono a 250
nel 1968 se ne contavano più di 350
attualmente La Croce registra più di 1000 abitanti costituiti in gran parte da famiglie mononucleari, provenienti da paesi limitrofi.
Difficilmente si inseriscono nel contesto socio-culturale della Contrada, perché vivono realtà al di fuori di questa (lavoro, amicizie, centri ricreativi), pertanto la forza attiva della Contrada è rappresentata dai vecchi residenti e dai giovani cresciuti in questo contesto sociale.
Attività Ludiche e Sociali
Sono per lo più legate alla vita del Palio. Nella Sede di Contrada vengono organizzate assemblee e riunioni del Consiglio; cene a tema; attività legate all’organizzazione della sfilata, del Calcetto a Contrade, delle feste e ricorrenze.
Tutte hanno gli obiettivi di favorire la socializzazione fra gli abitanti ed il recupero delle spese di contrada.
La seconda domenica del mese di Maggio per la festa del S.S. Crocifisso, oltre ai riti religiosi, nella piazza XXV Aprile possiamo assistere a spettacoli con artisti locali fra i quali “La Corrida” con Corrado, la Corrada ed i Corradini, con forte gradimento del pubblico butese e non.
Per i giovani e non, c’è la squadra di calcio amatoriale “Polisportiva Le Vigne”
Dal 2010 è presente il gruppo folkloristico dei “Musici de La Croce”. Ci rende orgogliosi essere l’unica contrada del Palio di Buti ad avere un proprio gruppo di tamburini.
Per chi desiderasse avere ulteriori notizie può visionare il DVD “La Croce, Vecchi e Nuovi Ricordi” oppure leggere « “Brandelli di storia del Palio di Buti” Rime in libertà » scritte da Emiliana
La Contrada La Croce con i suoi colori rosso-neri, occupa tutto il territorio dell’omonima frazione di Buti, la sua Sede è posta in via Martiri della Libertà, n°69.
Ubicazione
Venendo da Cascine per Buti, all’altezza dell’atelier di falegnameria Bacci Scale c’è il cartello di inizio del territorio de La Croce ed arriva fino alla “curva del Tricco”, poco dopo il Camposanto.
Ai lati di questa strada rettilinea (via Martiri della Libertà, via Gramsci) si snodano molte viuzze, e tra queste, via Vecchia delle Vigne che porta a Cascine, mentre una sua diramazione porta alla bella Villa di Badia, costruita nella seconda metà del 1800 sulle ceneri dell’antica Abbazia di S.Stefano in Cintoia. Adiacente alla villa, nella chiesetta a forma circolare, si può ammirare la famosa statua marmorea del Gesù Risorto dell’artista DUPRE’.
Il Paesaggio
Le strade sono costeggiate da giardinetti e tante abitazioni stile anni ’70, villette a schiera e vecchie case coloniche ristrutturate. Questa espansione edilizia ha quasi cancellato i numerosi campi coltivati a vigneti, frutteti, ortaggi frutto del forte boom economico degli anni ’60 in cui iniziarono a sorgere come funghi numerose fabbriche che davano lavoro e benessere a molte famiglie della zona. Vedi i maglifici di Unisio Tognarini, dello Spigai Alfredo, di Vanna Pratali; il liquorificio del Bertocchini; ceste e corbelli del Bozzi; la cartiera del Sala; le falegnamerie e tante altre attività a conduzione familiare...che oggi ormai non ci sono più!!
Aspetto Socio Culturale
Nonostante la sua forte espansione il centro della Contrada resta nella parte vecchia dove c’è il Circolo ricreativo “Le Vigne” costruito alla fine degli anni ’50 da volontari della zona. Fino agli anni 2000 è stata la sede storica della Contrada...l’ha vista nascere, crescere e consolidarsi. È stato il centro di aggregazione sociale e culturale più importante della zona.
C’è poi la Chiesa costruita negli anni ’60 per volontà del parroco Don Agostino Filippi che seppe coinvolgere molti abitanti nella sua costruzione.
C’è poi il “Merendero” di Vanda Marchi famoso per la sua Schiacciata, per il suo forno, tavola calda, rosticceria, bar e pasticceria.
C’è un’ unica piazza XXV Aprile troppo esigua per il nuovo contesto edilizio, sviluppatosi senza un sano piano regolatore.
Su questa piazza si affacciano le prime “case popolari”, palazzi a più piani costruiti alla fine degli anni ’50, i quali ricordano il primo forte incremento demografico della zona.
Nel 1951 gli abitanti de La Croce erano 28
nel 1961 salirono a 250
nel 1968 se ne contavano più di 350
attualmente La Croce registra più di 1000 abitanti costituiti in gran parte da famiglie mononucleari, provenienti da paesi limitrofi.
Difficilmente si inseriscono nel contesto socio-culturale della Contrada, perché vivono realtà al di fuori di questa (lavoro, amicizie, centri ricreativi), pertanto la forza attiva della Contrada è rappresentata dai vecchi residenti e dai giovani cresciuti in questo contesto sociale.
Attività Ludiche e Sociali
Sono per lo più legate alla vita del Palio. Nella Sede di Contrada vengono organizzate assemblee e riunioni del Consiglio; cene a tema; attività legate all’organizzazione della sfilata, del Calcetto a Contrade, delle feste e ricorrenze.
Tutte hanno gli obiettivi di favorire la socializzazione fra gli abitanti ed il recupero delle spese di contrada.
- A fine Maggio la Contrada organizza l’ormai famosissima Sagra della Schiacciata (giunta alla 27a edizione)
- A Luglio: Cena in Piazza per l’Associazione Onlus Alessandro Lupoli
- Festa American Western
- Pranzo di Beneficienza per L’Associazione Sindrome di Bardet-Biedl Italia
La seconda domenica del mese di Maggio per la festa del S.S. Crocifisso, oltre ai riti religiosi, nella piazza XXV Aprile possiamo assistere a spettacoli con artisti locali fra i quali “La Corrida” con Corrado, la Corrada ed i Corradini, con forte gradimento del pubblico butese e non.
Per i giovani e non, c’è la squadra di calcio amatoriale “Polisportiva Le Vigne”
Dal 2010 è presente il gruppo folkloristico dei “Musici de La Croce”. Ci rende orgogliosi essere l’unica contrada del Palio di Buti ad avere un proprio gruppo di tamburini.
Per chi desiderasse avere ulteriori notizie può visionare il DVD “La Croce, Vecchi e Nuovi Ricordi” oppure leggere « “Brandelli di storia del Palio di Buti” Rime in libertà » scritte da Emiliana